Le scene e le immagini che si susseguono sono spesso oggettive a tutti gli effetti e non il punto di vista di qualcuno che guarda; in realtà sembrano un susseguirsi di soggettive e oltretutto di un "personaggio" diverso ogni volta. Il fatto è che questo resta difficile da identificare: chi è? la popolazione? la città? noi? un osservatore immaginario? Insomma... chi guarda chi?
Un gioco interessante che il regista sembra invitarci a fare ad ogni nuova scena. Lo avete notato?
Un gioco interessante che il regista sembra invitarci a fare ad ogni nuova scena. Lo avete notato?
4 commenti:
Visto che sei un' appassionata di buon cinema ti consiglio di vedere "Milk" di Gus Van Sant, ti giro il link del trailer in italiano in anteprima assoluta
www.libero.it/milk
Buona visione!
Questo è tipico di Scott e succedeva anche in American Gangster quando molto spesso non si riusciva a distinguere chi fosse a reggere le redini dell'incedere narrativo e dei risvolti introspettici: a volte pareva Lucas, a volte Roberts....
bel blog complimenti, ti ho aggiunto nel blogroll del mio aggregatore di feed www.filmalcinema.com
se ti piace il mio sito sarei felice se tu facessi lo stesso :-)
ciao e buon natale!
ciao! grazie per l'add nel blogroll.. ti aggiungo nei siti amici...
Buon Natale anche a te!
ciao Chiara, infatti non vedo l'ora di vederlo... Gus è uno dei più grandi per me ;)
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