C’è
una cosa grandiosa – tra le altre – che la Nouvelle Vague ha regalato al
cinema e al mondo: un modo di raccontare la città mai visto prima e che mai più
abbiamo visto da allora.
Sere
fa Rai3 ha riproposto Le Pont Du Nord di Rivette, pellicola incredibile sulla
vita, il caso, il destino, la ricerca e, appunto, la città e il suo spazio. Le
due protagoniste, diverse tra loro e incontratesi accidentalmente, ma unite da
qualcosa (destino o puro caso?), vagano per Parigi, ciascuna alla ricerca di
qualcosa che anche a loro sfugge: Marie insegue il suo amore lasciato prima di
entrare in prigione, Baptiste segue Marie come fosse la sua ombra. Il
loro girovagare senza meta e senza risultato (nemmeno qualche spiegazione ai
tanti interrogativi che si sollevano nel corso del film: che ha fatto Marie?
Che combina il fidanzato? Che significano gli articoli trovati?), le porta però
a vivere ed esplorare Parigi, terza protagonista della pellicola.
Baptiste
all’inizio gira col suo motorino per le strade della città, da subito
presentata come viva, plastica, significante. Il suo sguardo si posa
insistentemente su statue, monumenti, dettagli che incontra strada facendo; e sui
manifesti che, se riportano una foto di occhi, lei strappa in modo sistematico,
come dovesse annientare un nemico. La sua fantasia (o meglio, il suo punto di
vista) “anima” Parigi, dove vede nemici, misteri, trappole e anche un mostro
gigante da combattere. Due donne alle prese con tanti misteri destinati a
rimanere insoluti, che vivono la città, la disegnano fino a farla diventare un
unico grande gioco dell’oca, grande come Parigi, che ha per caselle i suoi
cantieri (la città in trasformazione), i suoi grandi palazzi (la città
periferica), i suoi tanti ponti (la città delle possibilità). Una città reale e
simbolica ad un tempo, che Rivette racconta e talvolta rivela, ai suoi smarriti
e indimenticabili personaggi.
E a noi, che sogniamo di vedere un film che sappia raccontare un decimo di questo una qualunque città.
E a noi, che sogniamo di vedere un film che sappia raccontare un decimo di questo una qualunque città.
1 commento:
Ciao, mi presento, sono Cry. Mi piace davvero molto il tuo blog, complimenti!
Anche io ho un blog di cinema e mi piacerebbe poter iniziare una collaborazione. Ho in mente un paio di idee per rendere la cosa interessante per entrambi.
Se l'idea ti ispira, scrivimi su lascatoladelleemozioni@gmail.com
Ad ogni modo, grazie.
Cri
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