Un blog sul cinema. E tutto il resto

lunedì 9 giugno 2008

[arte] il cinema, il doppio e la domanda fatidica: cosa (non) è l’arte?

Oggi pomeriggio ho trascorso un’oretta con il mio prof di cinema (docente di un corso biennale che ho seguito dopo la laurea proprio perché c’era lui tra i docenti, ma credo di non averglielo mai detto) che ha presentato un cineforum sul tema del doppio che si terrà nei prossimi giorni.
Sempre in modo arguto ma diretto e chiaro è partito dal tema in questione per arrivare a parlare di arte oggi e ieri. 
Il doppio è un concetto intrinseco al cinema; il regista guarda e vede e noi vediamo coi suoi occhi ma anche con i nostri, sullo schermo c’è sempre il dato reale (cioè il profilmico, ciò che si vede realmente, quello che è stato ripreso) ma filtrato dall’autore che ha deciso di farci vedere una scena in un certo modo e di riprendere o meno un attore da un determinato punto di vista.
Ma il doppio pervade tutta l’arte, dove all’apparenza delle cose (e delle opere, ove ci sono) si contrappone il suo significato, o meglio quello che l’artista vuole dargli. E partendo dall’esempio della mummia - che oggi è un’immagine dell’orrore mentre nell’antico Egitto era l’immagine della vittoria della vita sulla morte, la capacità dell’uomo di bloccare, congelare la morte e consentire alla vita di attraversare intatta il tempo - si è dibattuto un po’ sull’arte, sull’interpretazione e sulla nostra società che si basa sull’evidenza dei fatti, rimuovendo freudianamente tutto il resto (l’interpretazione, il punto di vista, la ricerca d un significato oltre l’apparenza).
E questo ha stimolato come sempre in me la fatidica domanda che mi faccio (ma credo di condividerla con molti): cosa possiamo dire che sia arte?
Ma non oggi e adesso, in questo contesto. Mi riferisco a una definizione buona in modo assoluto... bella pretesa direte voi, dal momento che sono secoli che ci provano filosofi e teorici senza giungere a una risposta univoca.
Effettivamente pur appellandosi a Kant e alla critica del giudizio o alle migliaia di opere e parole che si sono spese sull’argomento la soluzione mi pare molto lontana.
L’arte è qualcosa riconoscibile da tutti? Beh allora esisterebbero dei canoni da seguire. Kant diceva se non ricordo male che l’arte è qualcosa che non ha un fine, non è “utile”... Ma allora è più facile dire cosa non è che cercare di capire di cosa si tratta? 
Beh io penso che non sia qualcosa che ha tempo, altrimenti nel XXI secolo non apprezzeremmo un dipinto del ‘500 o una chiesa romanica; ma non ha nemmeno spazio perché se per esistere dovesse occupare un luogo, le produzioni contemporanee che non sono più opere ma performance non sarebbero arte...
Vabbè, vado a farmi un gelato, non sono domande da porsi a quest’ora mentre tutti stanno incollati a vedere la partita degli europei! (per la cronaca mentre scrivo l’Italia perde 2 a 0 con l’Olanda... lo hanno appena detto alla radio)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

YO SISTA!
Finalmente il tuo format.
Leggerti è un piacere *assoluto*.
La scrittura fila che è una bellezza.Acqua per i miei occhi desertici or come ora.
Un BACIO GROSSO COME L'ARTE CHE SI FA-senza bisogno di dirsi-corro ad ascoltare il tuo PW.

PS L'ho visto"La guerra di Mario"... :D Infatti è bello e sottovalutato.Maledetto il luogo masterico:c'inchiodò come Cristi alle scemenze impedendo l'usufrutto del tempo in modo proficuo...Sarebbe stato mejo se c'avessero fatto dare un esame in "Chiacchiera libera":avrei imparato di più.Da te sicuro (;

Unknown ha detto...

big sista, the only one! è sempre un piacere sapere di essere ascoltata da una persona viva come te! concordo pienamente sulla chiacchiera libera.. a volte ne escono cose un sacco costruttive o magari solo piacevoli! un abbraccio grande come le idee che ti girano in capa :)

Anonimo ha detto...

Hehe...Credimi che il piacere è tutto mio...ReciproQuato...
Oh-Oh.Io aspetto il libro HUH!
Sai che mi escono assurde passwords qui però?Ora c'è yogi?Mehehe Yogi e BuuuuBu'
Mac-Artisti vs.Maccarthy-sti a vita.
Baci Boomerang anche a te Donna Magica e al tuo magico MusicMan con la "è" (;

drCasado ha detto...

Ciao!

mi piace il tuo blog! ha uno spirito molto simile al mio neoanto blog.... forse poco professionale ma almeno spontaneo, chiacchiere in libertà...

interessanti le riflessioni sul cinema e sull'arte, molto davvero... ovviamente non ho una risposta alla tua domanda...

però ho un esempio interessante di film che cita l'arte: shortbus (già citato nel mio blog):

una prostituta sadomaso sta frustando il suo giovane cliente in un attico si ground zero... sopra la testa del letto un jackson pollock assolutamente geniale... il cliente viene sul quadro con un getto non molto diverso dai getti di colore dell'artista... la prostituta, l'unica ad aver capito cosa è successo) si mette a piamgere... il cliente neppure capisce cos'ha fatto.

trovo questa sequenza assolutamente geniale, riuscita perfetta... mi emoziono solo a scriverne. Ci si leggono così tante cose dentro... critica politica... ground zero... critica al capitalismo... il possessore del quadro non ne capisce il valore e il significato... critica sociale... solo la feccia dell'umanità (la prostituta) ha la sensibilità necessaria per capire e commuoversi per quello che è successo... divino!!!!!!!!!!!!!!!

ora basta se no ti annoio.... ciao ciao a presto